“Di assoluto rilievo la maiuscola prova di Anna Pirozzi nel ruolo del titolo”
“s’è avuta la fortuna di ritrovarsi l’imprevista Anna Pirozzi quale protagonista.
Se già alla lettura della locandina ci si rinfranca alla lettura del nome, costantemente in ascesa negli ultimi anni, accade anche che dopo un buon primo atto, cantato con tanta perizia quanta cautela, a partire dal secondo sia la personalità che l’importante strumento sopranile hanno il colpo d’ala e allora, sin dalle trine morbide (e tanta morbidezza in una vocalità sì strutturata è tutt’altro che scontata) e costantemente fino alla morte di Manon, la serata vira sull’indimenticabile, ché del rammarico per l’assenza della Gheorghiu non rimane neanche un pallido ricordo. Pur sapendo piegare una voce di notevole tonnellaggio nei momenti di maggiore dolcezza e senza sacrificare la cifra adolescenziale del personaggio, la Pirozzi, con sbalorditiva facilità, tanto nei centri quanto in acuto, passa l’Orchestra del Massimo disposta in platea anche quando indugia nel dettaglio”
Palermo, Manon Lescaut, 21/10/2020
Giuseppe Guggino