DEARTES.cloud – “Meravigliosa Anna Pirozzi per la cui voce l’aggettivo “immensa” risulta parziale. Corposa non solo negli acuti svettati con la consueta chiarezza, ha entusiasmato nelle impetuosità, stemperate in tenui smorzature tra chiaroscuri dinamici e una tavolozza coloristica ricca e sapientemente dosata. Il soprano è autenticamente drammatica, energia allo stato puro. L’imperiosità della sua Abigaille è emersa soprattutto dopo aver scoperto di non essere veramente figlia del re ed aver cercato di impossessarsi del trono, sfoderando un temperamento energico e risoluto accentuato dalla frusta con cui la regia le ha armato la mano.”
L’ape musicale – ..”Anna Pirozzi, che da anni non semplicemente indossa l’abito d’Abigaille, ma sembra averlo preso in prestito dalla figlia stessa di Nabucco. Vanitosa, imperiosa, innamorata e alla fine fragile, disegna verosimilmente la psiche complessa del personaggio e risulta una dominatrice sicura della vocalità impervia del Verdi giovane”
Le salon musical – Vera stella della serata è la Abigailledi Anna Pirozzi la cui vocalità ben sostenuta e esperta nel ruolo disegnano un personaggio altero ma ricco di sfumature unendo alla ferocia e all’ambizione dolore e disperazione.
Operaclick.com “…si impone ancora una volta Anna Pirozzi, padrona di una parte che conosce e domina alla perfezione, tanto nelle turbolente virate all’acuto quanto nei rapinosi affondi nel grave.
Delteatro.it … “trovando contraltare nell’imponente Abigaille di Anna Pirozzi, specialista sul campo di una delle parti più temibili del repertorio verdiano per la solidità vocale con cui ha affrontato i bruschi salti di registro dall’acuto al grave, le tonanti impennate ai do, la coloratura a piena voce, quanto al tempo stesso le sfumature nella fascia centrale della tessitura. E anche come interprete ha dominato, nel restituire non solo il carattere collerico e ambizioso del personaggio ma anche il suo lato più nascosto, sofferto e vulnerabile, di donna e figlia non riamata.”